Ninì Pietrasanta è una delle protagoniste dell’alpinismo degli anni Trenta del Novecento. Si forma con guide di altissimo livello su tutto l’arco alpino, affrontando vie sempre più difficili grazie a un talento fuori dal comune. Il diario, un classico della letteratura di montagna italiana, riporta impressioni, paure e tecniche usate durante queste “scorribande” in montagna, soprattutto sul Bianco e sul Rosa, documentando anche la vita in rifugio e il rapporto con i compagni, quasi sempre uomini. Fu anche pioniera della cinepresa in montagna: memorabili rimangono le riprese effettuate sul Monte Bianco in occasione del giuramento prestato dalle prime reclute della neonata Scuola Militare di Alpinismo nel 1935. Nei giorni della Resistenza, sulle montagne del Cadore, Giovanna Zangrandi aveva immaginato la propria vita dopo la guerra insieme all’uomo che amava, il comandante partigiano Severino Rizzardi. Il suo sogno era costruire un rifugio su una sella a 1800 metri di quota, con un’ampia vista verso le Marmarole, il lontano Comelico e i bastioni argentati dell’Antelao. Tutto sembrò svanire con l’improvvisa morte di Severino, a causa di un’imboscata dei tedeschi, il 26 aprile 1945. Giovanna decise di non rinunciare a quel progetto e si impegnò nella realizzazione di un rifugio sulla Sella Pradònego, con pochi manovali e muratori, per poi condurlo in proprio. Alcuni anni dopo raccontò la difficile, ma straordinaria impresa in un libro, Il campo rosso. Lo stile ci dice tutto della sua autrice: donna diretta e determinata, capace di non cedere alla durezza inferta dalla guerra, ma di sognare il futuro e di amare la vita nonostante la devastazione portata da bombe e fucili, dentro e fuori dall’anima. Il testo rimane ancora oggi un testimone eccezionale del desiderio di ricostruzione post bellica. Prefazione di Paola Lugo. Postfazione di Giuseppe Mendicino., ancora oggi, ci riporta tutta la freschezza di un’entusiasta e determinata alpinista che non voleva essere seconda a nessuno e sapeva emozionarsi per una vetta imbiancata, una ruvida parete e un improvviso raggio di sole.